A Napoli il calcio è sentito più che altrove, è una ragione di vita, un riscatto sociale. Club fondato nel 1926 come ASSOCIAZIONE CALCIO NAPOLI, diventa nel 1964 SSC NAPOLI, cambia ancora nome nel 2004 con il presidente De Laurentis in NAPOLI SOCCER nome scelto per far fronte al fallimento della Società, per poi tornare definitivamente SSC NAPOLI. Napoli e il Napoli sono una cosa sola: il colore ufficiale è l’azzurro (colore della casata dei Borbone) come simbolo, in origine c’era un cavallo rampante, trasformatosi in “ciucciariello” perché dopo le tante sconfitte subite, uno dei tifosi in un famoso bar in via Santa Brigida a Napoli esordì dicendo: “ma quale cavallo rampante? ‘sta squadra pare ‘o ciuccio ‘e Fechella: trentatrè piaghe e ‘a cora fracida!” Fechella nella tradizione popolare era un uomo povero che badava a un ciuccio malandato cosi, la cosa si sparse sulla bocca di tutti, il cavallo fu rimosso dalle magliette e, sostituito con Il famoso “ciuccio” diventato anch’esso icona e… oggetto di business trasformato in peluche, portachiavi, stampato ovunque: su zaini, penne, quaderni persino in elementi d’arredo! La squadra ha vissuto degli alti e bassi da sempre, fino a raggiungere gli anni d’oro del presidente Ferlaino, che tra i tanti campioni acquistò quello che poi per i napoletani è diventato un emblema, un Semi Dio: Diego Armando Maradona! tra le figure più controverse e iconiche del calcio per la sua personalità eccentrica e il suo ineguagliabile tocco magico nel gestire il pallone che fa vincere al Napoli due scudetti e… non solo! La città ha sempre sperato potesse arrivare finalmente questo giorno che celebra il Terzo Scudetto!!! che resterà impresso per sempre nei cuori di vecchi e giovani, con una dedica speciale al “Semi Dio” che non è mai stato dimenticato anzi, è stato tramandato alle nuove generazioni facendolo rivivere come un personaggio attuale.