Oggi il ministro degli esteri russo Lavrov è andato in Turchia. Erdogan ha organizzato un incontro per trovare una soluzione per le tonnellate di grano bloccate in Ucraina dalla guerra. E stando alle parole dei turchi la soluzione l'avrebbero già in tasca. Questo iper attivismo diplomatico turco, naturalmente, ha un prezzo: in cambio Erdogan vuole il nord della Siria. Lo vuole dal 2016 quando entrò in guerra contro l'Isis e finì per attaccare i curdi siriani del Rojava alleati degli Stati Uniti. E lo vuole oggi per creare, dice, una “zona cuscinetto”. E lo vuole in fretta, perché in Turchia c'è una dura crisi economica e nel 2023 si vota. Erdogan ha bisogno di un diversivo e mai come ora è a portata di mano.
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