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Ep.135: Mario Draghi

16 min • 18 juli 2022

In Italia c'è una crisi di governo e il presidente del consiglio è “Altrove” (il soprannome che gli ha dato l'agenzia Reuters): lontano dalle polemiche, è in Algeria per il gas. Il padre di Draghi è morto quando lui aveva 15 anni, la madre quando ne aveva 19. Il tutore ha gestito male i fondi lasciati dai genitori e l'eredità è evaporata. Da allora, Mario Draghi ha imparato a gestire i soldi: i suoi e i nostri. Dieci anni al ministero del Tesoro, la Banca d'Italia e la Banca mondiale, Goldman Sachs e poi la Bce. Nel '68 si è lasciato crescere i capelli, "però di poco". Con lui al ministero, il potere è diventato un po' più giovane, con un team di quarantenni e un premio a una dipendente, una matematica, perché è stata la prima a dire: "Ci serve un computer". Parla poco, decisionista ma capace di delegare, non sopporta le riunioni. Dopo una tesi di laurea scettica sull'unione monetaria europea, ha salvato l'Euro con tre parole: “Whatever it takes”. Mercoledì è in Parlamento, ci sarà il voto dell'aula: "potrebbe succedere tutto, anche niente".

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