Il presidente ucraino ha sospeso due persone molto importanti: la procuratrice generale, Iryna Venediktova, e il capo dei servizi segreti, Ivan Bakanov. Una decisione per cui si parla di “purghe”, di "traditori nel cerchio magico" e addirittura di “golpe”. In realtà, è tutto più complicato. In particolare per Bakanov, amico d'infanzia di Zelensky e organizzatore della campagna presidenziale del 2019. Dopo la vittoria, il presidente l'ha messo a capo dei servizi segreti ucraini: l'Sbu. Erede del Kgb russo, un “carrozzone” di 30mila uomini, di cui molti – dopo il 2014 – non hanno smesso di lavorare per Putin. Bakanov e Venediktova non sono accusati di tradimento, ma di inefficienza: non hanno trovato le talpe in tempo, e le talpe hanno fatto danni.
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