A Kupyansk i russi avevano fatto aprire le scuole il 1 settembre, obbligando le insegnanti a usare metodi russi. Ma l’11 settembre la città è stata liberata, è una delle ultime sulla linea orizzontale della controffensiva ucraina. E vivere in un luogo così in profondità e occupato dei russi significa aver sperimentato sulla propria pelle il tentativo di assimilazione, di annessione. I russi a Kupyansk si sentivano tranquilli, pensavano di starci a lungo, era la sede del loro governo collaborazionista nell'Oblast di Kharkiv. Perfino il sindaco pensava che i russi sarebbero rimasti, infatti ora è scappato in Russia. A Kupyansk restano i selfie degli ucraini di fronte a un manifesto della propaganda russa appena sradicato e i ricordi di cosa hanno fatto i soldati russi alle donne della città.
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