I qatarioti hanno aspettato 12 anni e hanno speso 200 miliardi di dollari per avere i propri mondiali. Soldi in gran parte spesi per la costruzione di stadi, nati dal nulla e che hanno causato la morte di almeno 6500 operai. E dallo stadio dove si è svolta la cerimonia e poi la partita inaugurale, a un certo punto, sono andati via gran parte dei tifosi. È che tornare a casa da questi stadi in mezzo al deserto, se non si è molto ricchi, può diventare piuttosto complicato. Che l’edizione dei mondiali di calcio in Qatar fosse particolare lo si sapeva da tempo: si gioca d’inverno, con temperature caldissime, in un paese che discrimina le persone Lgbtq+ e dove solo il 10% della popolazione è nata in Qatar. E per vincere l’assegnazione della competizione gli emiri del Qatar hanno dovuto aspettare una cena, all’Eliseo, a Parigi.
Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Qatar wins 2022 world Cup bid, canale YouTube Team Qatar, 1 marzo 2011; A Doha, premier discours public de Nicolas Sarkozy depuis l’élection, Le Monde, 11 dicembre 2012
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