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Ep. 221: Le esecuzioni a sorpresa in Iran e le crepe che diventano voragini

8 min • 13 december 2022

Quando la condanna a morte viene convalidata dalla Corte Suprema in Iran si finisce impiccati a una gru di quelle che si usano nei cantieri edili. Il problema è che nessuno ti avvisa quando succede. Nessuno ti dice in anticipo la data in cui quei giudici emetteranno il verdetto. Così è stato per Majid Reza, 23 anni, giustiziato a Mashhad, la città della guida suprema Ali Khamenei e del presidente Ebrahim Raisi. È stato condannato perché avrebbe ucciso due basiji, quelli della milizia dei pasdaran specializzata in repressione. C’è anche un video dove si vedono i giustizieri con il volto coperto: non è un’immagine comune in Iran. Come non lo sono le condanne alle sentenze espresse da imam e ayatollah nelle moschee.

 

Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Gangsta Rap Iranien, canale YouTube Arya Gohari, 18 dicembre 2019; account Instagram Bbc Persian, 12 dicembre 2022

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